Katholisches Bibelwerk e.V.

2 Cronache 32

Voriges Kapitel: 2 Cronache 31

1 Dopo questi fatti e queste prove di fedeltà, ci fu l´invasione di Sennàcherib re d´Assiria. Penetrato in Giuda, assediò le città fortificate per forzarne le mura.
2 Ezechia vide l´avanzata di Sennàcherib, che si dirigeva verso Gerusalemme per assediarla.
3 Egli decise con i suoi ufficiali e con i suoi prodi di ostruire le acque sorgive, che erano fuori della città. Essi l´aiutarono.
4 Si radunò un popolo numeroso per ostruire tutte le sorgenti e il torrente che attraversava il centro del paese, dicendo: Perché dovrebbero venire i re d´Assiria e trovare acqua in abbondanza?.
5 Ezechia si rafforzò; ricostruì tutta la parte diroccata delle mura, vi innalzò torri, costruì un secondo muro, fortificò il Millo della città di Davide e preparò armi in abbondanza e scudi.
6 Designò capi militari sopra il popolo; li radunò presso di sé nella piazza della porta della città e così parlò al loro cuore:
7 Siate forti e coraggiosi! Non temete e non abbattetevi davanti al re d´Assiria e davanti a tutta la moltitudine che l´accompagna, perché con noi c´è uno più grande di chi è con lui.
8 Con lui c´è un braccio di carne, con noi c´è il Signore nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie. Il popolo rimase rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.
9 In seguito Sennàcherib, re d´Assiria, mandò i suoi ministri a Gerusalemme, mentre egli con tutte le forze assaliva Lachis, per dire a Ezechia re di Giuda e a tutti quelli di Giuda che erano in Gerusalemme:
10 Dice Sennàcherib re d´Assiria: Di chi avete fiducia voi per restare in Gerusalemme assediata?
11 Ezechia non vi inganna forse per farvi morire di fame e di sete quando asserisce: Il Signore nostro Dio ci libererà dalle mani del re di Assiria?
12 Egli non è forse lo stesso Ezechia che ha eliminato le sue alture e i suoi altari dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Vi prostrerete davanti a un solo altare e su di esso soltanto offrirete incenso?
13 Non sapete che cosa abbiamo fatto io e i miei padri a tutti i popoli di tutti i paesi? Forse gli dei dei popoli di quei paesi hanno potuto liberare i loro paesi dalla mia mano?
14 Quale, fra tutti gli dei dei popoli di quei paesi che i miei padri avevano votato allo sterminio, ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrà il vostro Dio liberarvi dalla mia mano?
15 Ora, non vi inganni Ezechia e non vi seduca in questa maniera! Non credetegli, perché nessun dio di qualsiasi popolo o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalle mani dei miei padri. Nemmeno i vostri dei vi libereranno dalla mia mano!.
16 Parlarono ancora i suoi ministri contro il Signore Dio e contro Ezechia suo servo.
17 Sennàcherib aveva scritto anche lettere insultando il Signore Dio di Israele e sparlando di lui in questi termini: Come gli dei dei popoli di quei paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, così il Dio di Ezechia non libererà dalla mia mano il suo popolo.
18 Gli inviati gridarono a gran voce in ebraico al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo al fine di occuparne la città.
19 Essi parlarono del Dio di Gerusalemme come di uno degli dei degli altri popoli della terra, opera di mani d´uomo.
20 Allora il re Ezechia e il profeta Isaia figlio di Amoz, pregarono a questo fine e gridarono al Cielo.
21 Il Signore mandò un angelo, che sterminò tutti i guerrieri valorosi, ogni capo e ogni ufficiale, nel campo del re d´Assiria. Questi se ne tornò, con la vergogna sul volto, nel suo paese. Entrò nel tempio del suo dio, dove alcuni suoi figli, nati dalle sue viscere, l´uccisero di spada.
22 Così il Signore liberò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennàcherib re d´Assiria e dalla mano di tutti gli altri e concesse loro la pace alle frontiere.
23 Allora molti portarono offerte al Signore in Gerusalemme e oggetti preziosi a Ezechia re di Giuda, che, dopo simili cose, aumentò in prestigio agli occhi di tutti i popoli.
24 In quei giorni Ezechia si ammalò di malattia mortale. Egli pregò il Signore, che l´esaudì e operò un prodigio per lui.
25 Ma la riconoscenza di Ezechia non fu proporzionata al beneficio, perché il suo cuore si era insuperbito; per questo su di lui, su Giuda e su Gerusalemme si riversò l´ira divina.
26 Tuttavia Ezechia si umiliò della superbia del suo cuore e a lui si associarono gli abitanti di Gerusalemme; per questo l´ira del Signore non si abbattè su di essi finché Ezechia restò in vita.
27 Ezechia ebbe ricchezze e gloria in abbondanza. Egli si costruì depositi per l´argento, l´oro, le pietre preziose, gli aromi, gli scudi e per qualsiasi cosa pregevole,
28 magazzini per i prodotti del grano, del mosto e dell´olio, stalle per ogni genere di bestiame, ovili per le pecore.
29 Si edificò città; ebbe molto bestiame minuto e grosso, perché Dio gli aveva concesso beni molto grandi.
30 Ezechia chiuse l´apertura superiore delle acque del Ghicon, convogliandole in basso attraverso il lato occidentale nella città di Davide. Ezechia riuscì in ogni sua impresa.
31 Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l´abbandonò per metterlo alla prova e conoscerne completamente il cuore.
32 Le altre gesta di Ezechia e le sue opere di pietà ecco sono descritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amoz, e nel libro dei re di Giuda e di Israele.
33 Ezechia si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nella salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte gli resero omaggio tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Al suo posto divenne re suo figlio Manàsse.

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